Qualcuno ha detto che il vecchio e il nuovo non siano mai esistiti.
Pare che siano solo etichette applicate a posteriori, non adatte a dimostrare l’oggettiva validità di alcunché. Le mode determinano ciò che è appetibile e ciò che è obsoleto. Ci si annoia molto in fretta.
Qualcun altro sostiene che la nostra idea di Natura sia una proiezione molto umanizzata di tutto ciò che non abbiamo costruito o già distrutto, creata con lo scopo di rendere un poco più accettabili i numerosi misteri della vita. Avere opinioni, cercando di dimostrare di volta in volta la superiorità di una sull'altra, è sempre stato uno dei giochi preferiti dagli umani. Spesso si prova piacere nel forzare le parole a star ferme in un posto - perché gli umani si affezionano alle idee molto più che alle persone e alle cose. Ci si annoia molto in fretta.
La musica di Libero Motu non sta ferma, non idealizza, non si cura di separare il vecchio dal nuovo; non propone una distinzione tra ciò che è artificiale e ciò che è naturale, tra quanto sia stato lungamente meditato e l’imprevisto caro ai veri improvvisatori; (non) fa tutto questo con eleganza, generosità, fiducia nelle forze ma anche nei limiti. Ogni gesto riflette significati di grande importanza per Giulio, Nelide e Francesco, in un preciso momento, nel loro tempo. La Storia è chiamata in causa per gioco, con la leggerezza seria dei bambini che sanno, fanno, ma non dicono. In generale, gli adulti tendono a dare risposte prima ancora che nascano le domande; ma se vorrete ascoltare questa musica preziosa e leggere le mie note fino a qui, ho più d’una ragione per sperare che condivideremo, almeno un po’, quel desiderio, eternamente fuori moda, di sorprenderci con la vita.